lunedì 5 ottobre 2009

stregonerie

Che cosa è la stregoneria?
Difficile rispondere in maniera obiettiva, ognuno la vede a suo modo e si basa sulle proprie esperienze.
Per quanto mi riguarda, so con certezza che la stregoneria dei principianti è fatta di strumenti,quella del vero stregone/strega è essenzialmente mentale, spirituale.
Mi è capitato di visitare forum sull'argomento in cui qualche sprovveduto utente chiedeva "incantesimi" d'amore, formule, ricette, qualcuno che voleva sapere come levitare, come lanciare una maledizione.Tutto questo mi fa sorridere.
Il 90 % di quelli che si approcciano all'argomento sono completamente privi di cognizione sul fenomeno.In poche parole, se non sai come utilizzare la tua energia mentale, qualsiasi strumento, formula, ricetta ,è assolutamente inutile, poichè siamo noi stessi a caricare gli oggetti di valore e non il contrario.Nei libri di Carlos Castaneda, lo sciamano Don Juan afferma che gli strumenti che utilizzava quando era un novizio(cristalli e piume) non erano più necessari.Consiglio caldamente la lettura dei libri in questione per chi si vuole avvicinare all'argomento.
Le formule non sono altro che modelli archetipali atti a creare una speciale forma pensiero.Per questo non sono necessarie, o meglio, se ne può fare benissimo a meno, in quanto la forma pensiero, come è già intuibile dal nome, si basa sul pensiero, quindi sul concetto , e la parola può restarne fuori.Ci sono numerosi studi sugli archetipi prodotti dall'uomo nel corso del tempo.Non mi soffermo su questo,ma voglio invece parlare del linguaggio archetipale, che a mio parere è il vero strumento della "stregoneria".
Il linguaggio archetipale è un linguaggio semplice e non specializzato basato su simboli, concetti ,disegni comuni a tutto il mondo.Esso è il linguaggio dell'universo stesso ,ed è l'unico modo in cui un essere umano può parlare all'universo, farsi ascoltare e quindi "cambiare la realtà".
Pare che, tutto si muova attraverso questo linguaggio primordiale e assoluto e che il nostro pensiero, se in grado di generarlo in modo appropriato e incanalarlo nel "mare energetico" che ci circonda(il quale funge da ponte e matrice per le nostre realizzazioni), possa divenire un atto creativo nel senso più reale del termine.
Molti di voi si chiederanno come si fa a parlare tale lingua..in realtà una volta compreso è abbastanza semplice.Si tratta di pensare a ciò che si desidera come se fosse già accaduto, in modo schematico e istantaneo, una specie di fotografia del futuro.
Sono convinta che le preghiere non funzionano mai, solo perchè difficilmente si mette in atto il nostro pensiero creativo mentre si prega ,ma ci limitiamo a lamentare la nostra condizione, a compiangerci e chiedere aiuto per le nostre sventure.
Ovviamente, e non mi stancherò mai di ripeterlo, chi non ha la minima idea di come usare la propria energia non può farlo in maniera cosciente.
Ci sono poi alcuni strumenti che possono incrementare le possibilità di riuscita, come ad esempio i cristalli, ma non esiste strumento più forte della nostra consapevolezza.

6 commenti:

  1. Credo che la preghiera, qualora sia recitata con la piú umile e benevola intenzione, sia la formula magica piú potente che l'uomo abbia a disposizione...
    Credo che lo Spirito di Gesú sia il piú misericordioso in assoluto...
    Ed é a Lui che ci dobbiamo rivolgere, per intercessione della Vergine Maria.
    Trovo come punto di riferimento la vita e le opere di Santa Faustina Kowalska...

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  2. Ognuno ha le sue tecniche .Quello che posso dire è soltanto che non importa chi stai pregando,ma come lo stai facendo.
    Se tu preferisci chiamarlo spirito di Gesù la questione non cambia.IL divino devi sentirlo dentro,poi lo puoi anche chiamare pinco pallino.
    Una cosa che vale la pena ricordare però è il triplice aspetto di Gaia,ciò che tu chiami spirito di Gesù ne è una parte.Per questo cerco di stare oltre tutte le religioni,esse sono limitative e non mi permettono di sentire pienamente quello che tu chiami Dio ed io chiamo Uno.

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  3. Ciao lisis, grazie per condividere queste tue esperienze e i tuoi pensieri. Toccano veramente. Bello!

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  4. ciao lisis, mi chiedo costantemente se la conoscenza della "divinità" mi possa condurre ad una vita diversa e nobile. Se le facoltà raggiunte possano permettermi di stabilire dei sentimenti superiori che evadano dagli schemi precostituiti come amore e odio. Tu ci sei riuscita? La tua vita alla luce della tua esperienza come è?

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  5. Penso che non esistano schemi precostituiti di amore e odio ma piuttosto idee predefinite di cosa sia amore e odio ,giusto e sbagliato.Penso che conoscere il "divino" nella sua accezione più naturale e sgombra da limitazioni religiose, riesca a farci comprendere il fatto che siamo noi stessi a voler fare una distinzione fra bene e male in virtù del nostro libero arbitrio.Se fossimo esseri perfetti non avremmo più bisogno di questo tipo di dualismo, perchè di base bene e male non esistono,esistono soltanto esperienze di vita che servono a farci evolvere (belle o brutte che siano).Questo è ciò che io intendo come "sentimento superiore"..qualcosa che più che evadere mi faccia sentire oltre e sopra TUTTO .La mia esperienza mi ha insegnato a non vedere più nell'ottica del dualismo ma a considerare l'insieme degli avvenimenti e delle emozioni come basilari per la crescita.

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